"L'ultimo pezzo del puzzle sei tu..."

venerdì 4 novembre 2011

Assignment 6.1: "IO SO DI NON SAPERE"


Ignoranza, curiosità, ricerca, conoscenza...nuova ignoranza, ecco il processo mentale che lega tutti noi menti scientifiche e non. Noi partiamo da uno stato di ignoranza che ci stimola a studiare e a ricercare per comprendere e riempire le nostre lacune, ma sebbene sembri di essere giunti alla conoscenza, ciò non avviene mai totalmente. L'uomo, per quanto colto, esperto, saggio che sia, rimarrà sempre ignorante su qualcosa. La conoscenza umana è limitata, ma soprattutto è in continuo sviluppo e quindi priva di una fine. Proprio per tale motivo ogni giorno vengono pubblicate ricerche con dati nuovi, con conoscenza nuove, magari anche con idee discordanti con quelle passate. I migliaia di testi che si trovano nel Pubmed dimostrano come ogni giorno la conoscenza evolva e contemporaneamente testimonia quanto poco noi ne sappiamo. L'uomo ha sempre desiderato essere onniscente, e qualche volta ha e ha avuto la presunzione di pensare di esserlo. Eppure anche la persona più colta, proprio perchè tale, dovrebbe avere l'umiltà di riconoscere di essere anche lui ignorante in qualcosa; non per altro Socrate affermava: "So di non sapere". Ed è lo stesso pensiero che mi è balenato nella mente  quando ho assistito ad una conferenza sulla medicina orientale. Convinto di sapere abbastanza sull'argomento, sono stato travolto dalla consapevolezza di saperne poco, anzi niente, e finora non ne ero nemmeno incuriosito, poichè bloccato dal pregiudizio su tale materia; ma si sa il pregiudizio non è altro che la maschera dietro cui si nasconde l'ignoranza. Tornato a casa, preso dalla foga e dalla curiosità su argomenti a me sconosciuti, ho sfruttato la lezione su PubMed http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed per ricercare all'interno del sito, dei trattati riguardanti la medicina orientale. Ovviamente ho dovuto porre dei limiti poichè all'inizio il risultato della ricerca mi dava 13167 articoli; seguendo quindi passo passo le istruzione del prof. ho inserito dei limiti; ah a tale proposito vi avverto che i testi in italiano su tale argomento su PubMed sono zero. Posti i primi limiti, ad esempio ho richiesto solo i testi dell'ultimo anno, ho ottenuto 220 risultati; per ridurli ancora di più ho fatto una ricerca più accurata aggiungendo come nuovo parametro, la parola Italy, ovvero volevo vedere quanti testi ci fossero riguardanti la medicina orientale scritti da italiani; e finalmente ho ottenuto un risultato di testi sfogliabili, ovvero:3. Forse la mia ricerca è stata un pò troppo accurata e ho ridotto un pò troppo i possibili testi, ma è vero anche che era 13167 articoli sono lunghi da leggere...
Vorrei concludere dicendo che PubMed, per noi di medicina e non solo, è un servizio molto utile, poichè avere la possibilità di poter consultare tanti testi diversi su uno stesso argomento, ci permette di conoscere idee e opinioni diverse, in poco tempo; tuttavia non cadiamo nell'errore di far diventare nostre le opinioni degli altri, al contrario quella quantità di nozioni, a nostra disposizione, deve stimolarci ad avere una nostra propria opinione, che chissà magari un giorno potrebbe finire tra i trattati ricercabili nel PubMed. 
Ricordiamoci che: Sapere di non sapere è la cosa migliore. Fingere di sapere quando non si sa è una malattia.  Lao Tzu 

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