"L'ultimo pezzo del puzzle sei tu..."

venerdì 4 novembre 2011

Assignment 5: "La diffusione di internet"

Pare che dall'avvento e la diffusione di internet ormai non se ne possa più fare a meno. Devi comprare qualcosa? c'è ebay, cerchi un'offerta? vai su GROUPON , vuoi fare una ricerca per la scuola? wikipedia..
Ormai internet è dappertutto. I locali si stanno addirittura attrezzando con reti wifi a cui accedere gratuitamente col cellulare o col portatile mentre bevi un caffè..
Senza dubbi io sono il primo ad avere il bisogno di avere internet sempre a portata di mano... Mi basti pensare a Medwiki dal quale posso scaricare tutti gli appunti di cui ho bisogno per l'università.
Internet è indubbiamente il modo più semplice e veloce di reperire informazioni.. Ho tante enciclopedie a casa, ma se x ogni dubbio o curiosità dovessi mettermi a sfogliarle, il mio studio ne risentirebbe e non poco.. 
Nonostante l'utilità di internet voglio ricordare a tutti il piacere di sfogliare le pagine di un libro o il gusto di comprare il dvd di un film che ci piace, o il cd audio della nostra band preferita. L'avvento di internet e l'arrivo di programmi per poter scaricare tutto il pensabile ci sta togliendo piano piano questi piccoli piaceri quotidiani. 
Probabilmente sono andato un pò fuori tema, rispetto al punto in questione, cioè la validità di un articolo scientifico.
 Secondo me ormai le nostre vite sono diventate una corsa continua ("Run Forresti! Run!). 
Tutta la società attuale è in continua corsa, resta in gara solo chi corre più veloce. Anche i revisori degli articoli scientifici devono correre veloce, anche se questo non è giusto. Perciò se la validità di alcuni articoli talcolta viene meno, secondo me non è colpa unicamente dei revisori oberati di lavoro, ma della società. Le persone continueranno a scrivere articoli, i revisori a revisionarli e la società a correre. E ormai credo che la gara non possa essere più interrotta.

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